Acqua fonte di vita – Kenya

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Vogliamo migliorare le condizioni di vita dei bambini e della popolazione che vive in condizioni di estrema vulnerabilità nel distretto di Sololo, all’estremo nord-est del Kenya. Si tratta di una delle aree più emarginate e povere di questo stato. Qui, le precipitazioni sono variabili e le grandi piogge, non sempre regolari, si concentrano nel periodo primaverile. Dal 2011 l’area è colpita da ricorrenti crisi di siccità che causano la moria di bestiame e il conseguente collasso dell’economia locale basata sull’allevamento. L’altro grande problema che colpisce l’area di urbana  di Sololo è l’HIV/AIDS: molti bambini vivono in condizioni di povertà proprio a causa della disgregazione del nucleo familiare causata dalle morti per HIV/AIDS.

Il progetto “ACQUA FONTE DI VITA” – in fase di realizzazione con il contribuito della Chiesa Valdese – mira a migliorare le condizioni di sicurezza alimentare e allo stesso tempo la capacità di resilienza della popolazione locale alle crisi di siccità tramite l’accesso all’acqua potabile.

La strategia del progetto “Acqua fonte di vita” si basa su due obiettivi:

  1. Aumentare la disponibilità d’acqua per oltre 3000 persone nel distretto di Sololo durante le crisi di siccità.
  2. Far fronte, almeno in parte, al fabbisogno di acqua della “stagione secca”, il periodo dell’anno compreso tra le piccole e grandi piogge. L’acqua sarà anche utilizzata  per l’agricoltura e l’abbeveramento del bestiame.

L’obiettivo originario di realizzare un pozzo per la raccolta dell’acqua non ha avuto successo perché la trivellazione, nonostante la possibilità di trovare acqua potabile fosse stata preventivamente confermata da un’indagine idrogeologica preliminare, non ha dato il risultato sperato di trovare una falda acquifera.

La nuova proposta per far fronte alle crisi di siccità punta a:

1. Aumentare il n. di cisterne presenti.

2. Realizzare un canale di raccolta che scorre sul lato nord delle serre che farà convergere l’acqua in un piccolo bacino artificiale che verrà appositamente costruito. Il bacino verrà coperto dalle tettorie di laminato ondulato  sia per facilitare la pulizia dello scavo sia per permettere un ulteriore incremento della raccolta dell’acqua piovana.

Con queste azioni, si prevede un incremento della disponibilità di acqua di ulteriori 76.000 litri circa.

 

Aggiornamenti gennaio-febbraio 2020

Dopo il lungo terribile periodo di siccità dello scorso anno – che aveva impedito la prosecuzione del progetto – a gennaio è stato finalmente possibile riprendere le attività senza compromettere la disponibilità di acqua della popolazione locale, grazie alle abbondanti piogge dei mesi di ottobre e novembre e alle ultime precipitazioni di gennaio.

Sono proseguiti quindi i lavori previsti per l’incremento della raccolta di acqua mediante l’utilizzo dei collegamenti tra tettoie, grondaie, cisterne, serre e canali al fine di permettere lo scorrimento dell’acqua per caduta naturale a minimo impatto ambientale grazie ai dislivelli in discesa lungo la collina Dakakate.

Sono stati completati i lavori di costruzione del canale di raccolta dell’acqua che scorre sul lato nord di 4 serre ed è stato ultimato, lungo la linea del canale a livello della quarta serra, anche un primo bacino di raccolta coniforme: la decisione di adottare questa precisa forma è stata presa sia per non disperdere acqua in caso di piogge scarse, sia per frenare la velocità di scorrimento dell’acqua in presenza di piogge copiose. Il canale continua poi fino a un nuovo scavo. Le dimensioni e le caratteristiche definitive di quest’ultimo bacino artificiale verranno decise dopo aver verificato, con le prossime piogge stagionali del periodo compreso tra marzo e maggio, quanta acqua piovana effettivamente riuscirà a confluire in questo scavo.

L’altra attività prevista dal progetto per incrementare la raccolta di acqua piovana consiste nell’aumento del numero delle cisterne per la raccolta l’acqua dalle tettoie dei due bacini già esistenti nell’area agricola. Sono state acquistate 4 cisterne da 10.000 litri ciascuna che andranno ad aggiungersi a quelle già esistenti. Le cisterne saranno posizionate in appositi adeguati scavi realizzati considerando il giusto livello e le pendenze necessarie per poter raccogliere per caduta l’acqua piovana dai tetti dei due bacini nel modo più naturale possibile.

 

 

 

A Sololo collaboriamo con CIPAD (Cultural Information Pastoral Development), un’organizzazione nata nel 2004 e riconosciuta come ONG dal governo kenyota dal 2012. L’obiettivo primario di CIPAD è quello i proteggere l’infanzia vulnerabile facendo leva sulla nutrizione, la salute e la scolarizzazione. Per saperne di più: www.sololo.eu

La CHIESA VALDESE ha approvato la nostra richiesta di finanziamento di 20.000 euro per il progetto “ACQUA FONTE DI VITA – Scavo e messa in opera di un pozzo nel distretto semi arido di Sololo (Kenya)”Per saperne di più sui progetti promossi dall’8X1000 Valdese: www.ottopermillevaldese.org 

 

 

Come aiutare?

  • Con una donazione liberare a favore dei nostri progetti di cooperazione.
  • Attivando un sostegno a distanza in favore di un bambino di Sololo scrivendo a sostegnoadistanza@mehala.org